La Calabria confina con la Basilicata a nord e con il Mediterraneo su tre lati: qui, potete trovare paesaggi mozzafiato e montagne svettanti che formano le sue catene montuose, che rappresentano quasi la metà del suo terreno. Con circa 780 km di costa, è l’ideale sia per i turisti che cercano una vacanza al mare, ma anche per coloro che sono alla ricerca di borghi e tradizioni da scoprire.
Situata sul Mediterraneo, il paesaggio e la cultura della Calabria sono state plasmate da civiltà diverse. In primo luogo, alcune popolazioni vi si stabilirono nel Paleolitico, poi questa regione fu un frammento importante e strategico dell’impero greco con città come Sibari, Crotone, Reggio Calabria e Locri fondate nell’VIII e VII secolo a.C. I greci sono stati seguiti dai Romani e dopo dai Bizantini, Longobardi, Normanni, Francesi, Spagnoli e Aragonesi.
La Piana di Sibari, in particolare, è una zona della Calabria molto visitata dai turisti ed offre una grande varietà di attrattive turistiche, culturali ed eno-gastronomiche (famoso nella zona è il Minerva Resort un villaggio per vacanze in Calabria tra i più apprezzati). Vediamo la città che ha dato il nome a questa località: i resti dell’antica Sybaris si trovano in Calabria, a nord di Rossano. Le zone archeologiche sono facilmente raggiungibili in auto lungo la strada principale 106, la Ionica, che collega Reggio Calabria a Taranto.
Il sito archeologico di Sibari è una parte della città di Cassano Ionio, che a sua volta offre un’atmosfera medievale interessante e delle attrazioni naturali e culturali degne di attenzione, come le rovine di Sibari.
Grazie agli scavi effettuati a metà del XX secolo, è possibile avere una panoramica delle strutture e dei manufatti dell’antica Sybaris. I reperti archeologici sono eccezionali e di grande interesse culturale.
La regione di maggior interesse storico a Sibari è divisa in tre aree chiave. In primo luogo, ci sono alcune rovine romane: infatti, i più antichi manufatti presenti sul sito sono stati distrutti da questi edifici del periodo romano, tra cui un teatro, alcuni negozi della prima metà del I secolo d.C. Le rovine del grande teatro romano e delle terme che risalgono al periodo di Traiano (53-117 d.C.) contengono alcuni mosaici sul pavimento ben conservati. Se visitate Sibari, sicuramente non potete perdervi il Parco del Cavallo, che è il sito chiave per visitare questo paese, perché è qui che sono stati individuati gli strati delle antiche città.
I quartieri più antichi di Sibari, dell’VIII secolo a.C., sono situati nella zona di Stombi. Diversi edifici sono stati portati alla luce qui: essi non sono affatto di lusso e sono realizzati con materiali tratti da fonti nelle vicinanze, come ciottoli di fiume, mattoni e travi in legno.
Le aree più moderne di Sibari, da quando è stata successivamente ricostruita e rinominata Turi, sono più vicine al mare e si trovano nelle rovine della Casa Bianca.
Gli appassionati di questo settore culturale devono tenere presente che molti oggetti rinvenuti negli scavi sono ora visibili nel Museo Archeologico. Di particolare interesse è stata la scoperta di arredi sacri del Tempio di Atena.
La figura della dea Atena è stata molto importante per Sibari, ma il santo patrono della città era in realtà Hera, il cui culto era diffuso nelle comunità dei Dori. A Poseidonia (Paestum), antica colonia di Sibari, è possibile vedere un tempio eccezionale di Hera.
Cassano Ionico
Una visita a Sibari consente una piacevole esplorazione di Cassano Ionico, il centro medievale alcui interno si possono trovare numerosi edifici di interesse storico, come la Cattedrale e il Museo Diocesano, in cui la collezione di manufatti comprende dipinti e libri antichi. Inoltre, nelle vicinanze, si possono visitare anche la Chiesa e il convento dei Frati Cappuccini e il castello ducale.
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