Le 5 attrazioni da non perdere durante una vacanza a Otranto

Otranto, nel Salento, è uno dei luoghi turistici tra i più belli della Puglia. Passato e presente si mescolano insieme in un’armonia di colori e di profumi che sanno di mare, di arte e di cultura. Ogni angolo, ogni vicolo, ogni fessura, regalano un’emozione straordinaria.

Il borgo, racchiuso tra mura antiche, abbozzate in epoca romana e rinforzate successivamente durante il periodo bizantino, è un prezioso gioiello di storia: strati di epoche diverse si intravedono nei dettagli dei palazzi signorili, delle piccole chiese, delle botteghe, dei cortili e dei colonnati del caratteristico centro storico.

Vista la strategica posizione geografica, Otranto, che si affaccia sull’Adriatico, è stata considerata per secoli un vantaggioso dominio: un porto commerciale sul quale si sono scontrati invasori di ogni stirpe e di ogni epoca che hanno lasciato tracce di sé e delle loro conquiste per mare e per terra.

A partire dall’espansione dei coloni greci, proseguendo poi con i Longobardi, i Bizantini, gli Angioini e gli Aragonesi, tutti hanno consegnato segni della loro cultura all’architettura, all’arte e alla cultura, arricchendo così una città già preziosa per la fortunata esposizione sul mare.

Oltre all’interessantissimo luogo di infinita ricchezza che è il centro storico, Otranto presenta altre magnifiche rarità, mete irrinunciabili di cui godere a pieno anche durante una breve vacanza nella zona.

Castello Aragonese

Situata proprio all’ingresso del paese, l’antica fortezza a pianta pentagonale costruita tra il 1485 e il 1498 da Ferdinando I d’Aragona, costituisce il naturale continuo della cinta muraria già esistente a difesa della città.

Circondata da un fossato di protezione, presenta tre torri cilindriche e uno stemma sopra l’ingresso principale appartenuto a Carlo V. Oggi, oltre ad essere meta turistica di cui si possono ammirare sotterranei, torri, mura e bastioni, è la location ideale per ospitare eventi culturali e mostre di vario genere.

Cattedrale di Santa Maria Annunziata

Risalente all’XI secolo, la Cattedrale conserva le spoglie degli 800 martiri uccisi (e poi santificati) durante la violenta invasione turca del 1480. Rappresentano un esempio di fede cristiana per non aver ceduto, nemmeno sotto tortura, alla conversione alla religione islamica.

Il piccolo viaggio all’interno della Cattedrale raggiunge il suo culmine emotivo proprio davanti alla cappella dei Martiri per poi proseguire nella scoperta della pavimentazione, un mosaico che rappresenta l’Albero della Vita, ovvero un percorso cristiano con episodi del Vecchio Testamento, dal peccato originale fino alla purificazione per la salvezza eterna. 

Non mancano però riferimenti alle religioni pagane, quali tracce del ruolo poliedrico che Otranto ha assunto nel corso del tempo.

Baia dei Turchi

Ma Otranto non è solo storia, come dimostra la sua particolare conformazione fisica. Ma è anche e soprattutto mare, natura e splendide spiagge.

Lungo la costa, salendo verso nord, si trovano diverse località balneari con scenari da favola. Impareggiabile è la Baia dei Turchi, così chiamata dopo l’invasione dei Turchi del XV secolo. Appartiene all’oasi dei Laghi Alimini, ovvero, due laghi, di cui uno di acqua salata e uno di acqua dolce, alimentati entrambi da sorgenti naturali e circondati da una rigogliosa macchia mediterranea.

La spiaggia, di sabbia bianca, è divisa tra libera e privata ed è adatta, con i fondali che degradano dolcemente verso il largo, anche a famiglie con bambini.

Proprio nei dintorni di Baia dei Turchi, nascono alcune delle masserie più belle di tutto il Salento, oggi riconvertite in strutture di charme, come Masseria Mongiò dell’Elefante.

Le Due Sorelle e Torre di Sant’Andrea

È conosciuta da tutti, oltre che per le sue acque limpidissime, anche per i caratteristici faraglioni che spuntano dall’acqua a poche decine di metri dalla spiaggia. Sono gli scogli delle Due Sorelle, enormi pietre granitiche che la leggenda vuole rappresentare realmente come le due sorelle scomparse tragicamente tra le acque del Salento.

Faraglioni che ricordano quelli più a nord, sulla porzione di costa denominata Torre di Sant’Andrea, un tratto di mare caratterizzato da scogliere rocciose levigate dal vento che, a tratti, scendono dolcemente verso il mare.

Santa Cesarea Terme

Affacciata sul canale d’Otranto, sorge su una scogliera a strapiombo sul mare ed è una delle stazioni idrotermali più importanti d’Italia. Con le numerose ville costruite dai nobili nei secoli scorsi, sembra un paesaggio di altri tempi, ma ovviamente la sua particolarità sta nelle acque termali che sfociano da cavità naturali a una temperatura di 30°.

La scogliera ospita anche uno stabilimento naturale che, oltre alla normale dotazione di sdraio, ombrelloni e cabine, è dotato anche di una piscina sulfurea.

Baia di Orte

In direzione opposta, verso Santa Maria di Leuca, proseguendo verso sud, troviamo la meravigliosa Baia di Orte, un’incantevole spiaggia incontaminata dall’aspetto selvaggio, lontana dalla folla e dal caos caratteristici di altri tratti di mare.

Non ci sono stabilimenti balneari, ma solo macchia mediterranea, scogliera a picco sul mare, e uno spettacolare panorama sul litorale.

A pochi chilometri da qui, sempre verso sud, si può ammirare un’altra località di mare, Porto Badisco, una caletta naturale tra cavità e grotte, una delle quali, Grotta dei Cervi, testimonianza straordinaria della presenza umana in età neolitica. Così come Porto Badisco resta famosa ai più, per la storica leggenda che narra di Enea, sbarcato proprio su questa porzione del Salento.

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